Shara: «La musica va ascoltata con il cuore»

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By Marco Masciopinto

Infinito sei“, registrato tra Budapest e l’Italia,  è il nuovo singolo della cantautrice Shara, primo brano diffuso con l’etichetta indipendente Suono Libero Music di Nando Misuraca, e vuole essere uno spot positivo per l’incantevole Natura Lucana. Il Singolo “Infinito Sei” è Prodotto dalla Mediterranea ed arrangiato da Pasquale Faggiano ed è stato realizzato in collaborazione con musicisti del calibro di Gigi De RienzoCarlo FimianiFranco Gregorio.

Come nasce Infinito Sei?

«Questa canzone è nata subito dopo la scomparsa di mio padre. Ero lì chiusa nel mio silenzio a riflettere su tante cose, a cercare risposte. Quando qualcuno ci lascia solitamente viene da porsi tante domande, ci si ritrova a rivedere tutto il tratto di vita trascorso insieme a quella persona ed a immaginare, anche solo per pochi istanti, di riportare indietro le lancette del tempo. Il distacco da una persona cara non è mai semplice, non lo si accetta, anche se credo che quel filo invisibile che unisce le persone non si spezzi mai. Nel testo di questo brano c’è una frase a cui non tutti darebbero molta importanza – “Penetri mondi e attraversi destini e dentro ai miei sogni mi vieni a cercare…” – perché ormai ci hanno abituato a guardare il mondo e le cose solo con gli occhi e non più col cuore. Io, invece, sono sicura del fatto che incontrare chi non c’è più nel mondo dei sogni non sia solo il frutto di una elaborazione onirica, anzi, tutt’altro. Personalmente credo che stiamo tutti attualmente subendo un’intensa fase epocale di analfabetismo emotivo, negli ultimi tempi certi argomenti vengono quasi evitati perché la tendenza sociale che spinge ad essere a tutti i costi “vincenti” ci vieta di mostrare la parte più intima ed emozionale del nostro essere. Tutto questo si sta inevitabilmente ripercuotendo sulla nostra cultura ed ovviamente sulla nostra creatività, sulla composizione musicale e sull’arte in generale. Rimanendo in tema, certi tipi di musica bisognerebbe ascoltarli con lo spirito giusto, lontano dai rumori del mondo e dalla fretta che ci porta a correre fin dalle prime ore del mattino. Per evitare di non esser comprese ed in certi casi banalizzate, canzoni come “Infinito sei”, a mio avviso, vanno ascoltate con la stessa predisposizione di quando si va al cinema dove è d’obbligo concentrarsi per seguire la trama del film restando in silenzio. Oggi, invece, pare che certe regole le abbiamo dimenticate… la musica, per poter sortire il suo effetto, va ascoltata prima col cuore e poi con le orecchie».

Perchè hai scelto Calvello come location del videoclip e come mai Budapest per le sezioni d’archi comprese nel brano? 

«Perché solo in quel luogo il video poteva assumere l’aspetto che io volevo dargli e poter così comunicare l’intenzione giusta. Volevo che questo video comprendesse in sé sia l’aspetto fiabesco che quello prettamente legato alle immagini del mio passato. A Calvello ci sono tutti i miei ricordi d’infanzia, gli affetti familiari e le mie radici, ho vissuto quel luogo e quei boschi come fossero sempre stati intrisi di incanto e magia. Al finale mi sento soddisfatta in quanto credo di essere riuscita ad esprimere esattamente ciò che volevo e questo risultato lo devo anche grazie al supporto del regista, Michele Pesce, e del suo staff WeLike TheFish. Per quanto riguarda Budapest ci sono arrivata grazie al musicista ed arrangiatore Pasquale Faggiano che ha curato gli arrangiamenti di tutto il mio EP “Vento del Sud” nel quale è presente anche “Infinito sei”. Lui sapeva che volevo un’orchestra completa per questo brano e mi ha quindi proposto di collaborare con la Budapest Scoring Synphonic Orchestra con la quale lui aveva già lavorato in passato.  Per la realizzazione di questo brano devo inoltre ringraziare Flavio Gargano che ha colto perfettamente il mio mondo interiore e assecondato la mia passione per quello “disneyano”, lui si è occupato della scrittura delle sezioni orchestrali della song ed ha diretto l’orchestra durante le registrazioni tenute presso la Magyar Radio di Budapest».

Quali saranno i tuoi prossimi progetti? 

«Al momento sono ancora presa con la promozione di questo EP che terminerà col lancio dell’ultimo singolo inedito “Il bacio del risveglio”, dedicato a Napoli, e dell’omonimo videoclip. In pentola bollono molti progetti, tra questi ci sono dei concerti che partiranno la prossima primavera e sto già facendo l’occhiolino al prossimo album per il quale ho già scritto alcuni brani. Ma per ora preferisco non dire altro su questo nuovo lavoro discografico, è ancora tutto top secret!».