SHARA RACCONTA IL SUO “VENTO DEL SUD”

L’articolo realizzato da “TALENTI LUCANI” per lo spazio “Talenti” della piattaforma online PASSAGGIO A SUD

Copertina Vento del Sud cut

“Se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, gli occhi di Shara sono il mare limpido che bagna i mille territori della sua anima tra i quali spicca su tutti la musica.” Inizia così il racconto del percorso interiore della cantautrice Shara presente nella sua biografia. Un’artista dalla spiccata creatività, dal forte temperamento combattivo e profonda sostenitrice del “tutto può accadere” perché, come afferma lei stessa, “Nulla è impossibile a colui che ha fede!”. Di origini tutte meridionali, lucana da parte di padre e campana da parte di madre, Shara inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica fin da giovanissima. Il coraggio e la determinazione, tenuti insieme da una buona dose di forza di volontà che da sempre la contraddistingue, hanno fatto sì che Shara riuscisse a superare i tanti ostacoli incontrati lungo il cammino e poter, così, pian piano affermare quel magico mondo di suoni e colori che le vive dentro. Per inseguire il suo sogno musicale nel 2007 si trasferisce a Londra dove rimarrà per circa un anno, un periodo in cui ha potuto vivere molte esperienze intense e formative, tra le tante c’è quella in teatro con il musical We Will Rock You, scritto dai Queen e Ben Elton. «Presi un volo di sola andata diretto verso Londra con l’idea di rimanere in quella metropoli fin quando non avessi dato una svolta alla mia vita. Partii con la speranza che Londra avrebbe potuto darmi l’opportunità che l’Italia non mi aveva dato, un contratto con una buona etichetta discografica intenzionata a promuovere il mio primo album “Pranava Rainbow” rivelatosi, al termine delle registrazioni, un’incantevole fusione tra i suoni e i colori del nuovo millennio e gli echi e i sapori del ritorno alle origini.» spiega Shara. Conclusasi l’esperienza londinese, il rientro di Shara in Italia segna una nuova fase creativa per l’artista. Dopo l’ideazione e la produzione di un format tv decide di dar vita ad un progetto legato al sociale con l’intenzione di mettere in luce tutte le eccellenze del sud provenienti da vari settori, un’ambiziosa iniziativa che porta il nome di Terronian Project nata proprio a seguito di ciò che aveva appreso in terra anglosassone. La prima iniziativa che ha preso vita in seno a questo ambizioso progetto è stato il Terronian Festival, una manifestazione durata 2 giorni che ha visto riunite insieme tante realtà d’eccellenza legate al Mezzogiorno italiano.  Ed è proprio con questo festival che l’artista “battezza” la prima edizione del Premio Eccellenze del Sud, un riconoscimento che nel giro di poco tempo diviene, inoltre, un vero e proprio marchio. Allo stesso tempo il mondo interiore di Shara fatto di note colorate si schiude nuovamente ritornando ad aprire le porte della più concreta quotidianità perché l’artista immagina per il Terronian Project anche una “colonna sonora” che avrebbe dovuto accompagnare le varie imprese ad esso legate. «L’idea di realizzare questo EP che porta il nome di Vento del Sud mi venne oltre tre anni fa mentre stavo organizzando delle attività legate al Terronian Project, il progetto socio-culturale che porto avanti dalla fine del 2011. Avevo scritto dei brani che parlavano del territorio meridionale, due di questi li realizzai appositamente per la prima manifestazione legata a questo progetto, mi riferisco al Terronian Festival, così decisi di riunirli tutti in un mini album quasi a voler suggellare il percorso intrapreso col Terronian Project che mira alla valorizzazione delle terre del sud. Ho sempre pensato che la musica sia il mezzo più veloce per veicolare un messaggio. Quando qualcosa risuona nell’anima in maniera forte e chiara, continua Shara – così come fanno le “radici” quando chiedono alla terra di far loro spazio, viene quasi automatico tradurre in note emozioni, pensieri e ricordi. “Vento del Sud”, il primo brano da me scritto per il Terronian Festival che ha poi dato nome all’EP, è nata in un pomeriggio in cui ripensavo ai momenti vissuti a Londra quando sentivo forte la mancanza dei miei affetti più cari e la lontananza della mia terra. Accostai quei momenti alle ultime circostanze di vita che stavo vivendo e magicamente, in pochi secondi, venne fuori il ritornello “Andare su con il vento del Sud…”. Di lì a poco avevo scritto l’intera canzone.»

Per Shara la musica è condivisione, è simbolo di unione tra le persone, è l’espressione di quel “regno chiamato alleanza” di cui lei canta nel singolo Vento del Sud. E questo suo modo di concepire la musica, oltre che la vita stessa, si sente attraverso l’intero lavoro. «Grazie a Vento del Sud – afferma l’artista – ho potuto sperimentare intensi momenti di collaborazione con musicisti di forte valore sia professionale che umano che hanno apportato al progetto un importante contributo per la ricercatezza operata nelle sonorità miscelate ai loro personali virtuosismi. Tra questi ci tengo a ricordare Pasquale Faggiano che ha curato gli arrangiamenti di tutto l’EP, Carlo Fimiani, Flavio Gargano, Antonio De Luise, Gigi De Rienzo, Simona Guida ed i Non Solo Gospel, Ivana Giugliano, Gennaro Desiderio ed il suo quartetto d’archi, Vittorio Riva e per finire la Budapest Scoring Symphonic Orchesta della Magyar Radio».
Un’autoproduzione, quella di Vento del Sud, che ha visto Shara coinvolta in tutte le sue fasi, sia in sala di registrazione che nell’ideazione e nella realizzazione dei videoclip.

«Al termine delle registrazioni dell’EP ho tenuto ad intensificare il forte messaggio che parla delle mie origini meridionali e di tutta l’energia racchiusa in questa terra accompagnando le sonorità dei 5 inediti con dei rispettivi video le cui immagini intense ed emblematiche illustrano al meglio tutte le bellezze, le eccellenze e le potenzialità di questo meraviglioso territorio. Gli elementi utilizzati nelle foto e nei video collegati all’intero progetto “Vento del Sud” sono tutti dei chiari riferimenti alla storia, alle leggende ed ai “frutti” di questa terra, al senso di regalità legato al Regno delle Due Sicilie ed al sentimento religioso che è fortemente radicato nel popolo meridionale. Tra le locations non sono quindi mancati luoghi che volevano essere dei veri e propri omaggi sia alla storia che alla tradizione ed al folklore di queste terre, ho voluto puntare i riflettori su località come Alberobello, Polignano a Mare, Napoli, Portici, i Campi Flegrei…  spiega l’artista – e sulla Basilicata, regione in cui ho vissuto la mia infanzia ed a cui sono molto legata per tanti ricordi, terra a cui lego la memoria di mio padre al quale ho voluto dedicare quest’intero lavoro discografico.» Ed in questo vero e proprio inno alle terre del Meridione italiano Shara ha voluto omaggiare anche la Lucania non soltanto con i boschi e gli antichi scorci di Calvello che fanno da sfondo al video di Infinito sei, il brano dedicato a suo padre, ma soprattutto con locations dove la storia e la bellezza di questa regione hanno contribuito a rafforzare il fascino ed il messaggio dei suoi videoclip. Infatti, alcune scene dei video musicali realizzati finora dall’artista, con la regia del filmmaker Michele Pesce, e legati a questo EP sono state ambientate in strutture meravigliose come la Cattedrale di Acerenza, presente nel video del brano Giorno ed in quello di Día (la versione spagnola di Giorno), ed in luoghi dal panorama mozzafiato come i Sassi di Matera ed il Cristo di Maratea, entrambi presenti nel videoclip di “Vento del Sud”. Ma il respiro di questo progetto è internazionale, infatti, il brano Giorno ed il relativo videoclip sono stati realizzati anche in lingua spagnola con il titolo di Día, canzone che aspira a “volare” oltre i limiti territoriali poiché, tra i vari riferimenti, essa volge anche lo sguardo al passato col fine di ricordare il legame che un tempo fu stretto tra la Spagna e l’antico Regno delle due Sicilie.

Premio Eccellenze del Sud 2016 smallIl Sud, un luogo che nel tempo ha visto alternarsi dominazioni di ogni genere, territorio depredato di arte e ricchezze ed a cui ancora si tenta di sottrarre per frenarne la crescita e tenerlo nell’ombra. «Il “vento” per me è sinonimo di cambiamento, – afferma Shara – quando lui soffia di certo le cose dopo il suo passaggio non sono mai più le stesse.  “Vento del Sud” per me rappresenta la consapevolezza che tutto il potenziale racchiuso in questa terra è simbolo di risorse a cui un intero paese può attingere, patrimonio e fucina di eccellenze dove una nazione come la nostra può cogliere l’impulso per una nuova rinascita.» 

FONTE:
http://www.talentilucani.it/shara-racconta-suo-vento-del-sud/